Pioltello, 19 febbraio 2019 – La Martesana avrà il suo primo Giardino dei Giusti, per commemorare coloro che si sono opposti ai crimini contro l'umanità e ai totalitarismi, mettendo a repentaglio la propria vita. Il giardino sarà inaugurato il 27 febbraio alle ore 11,30, in via Rieti, a Pioltello, alla presenza di Gabriele Nissim. Due ore e mezza prima, alle 9,30, il giornalista e intellettuale milanese di origine ebraica parteciperà a un incontro all’Istituto Machiavelli, per confrontarsi con i ragazzi sul suo libro “Il bene possibile. Essere giusti nel proprio tempo”, dove, in un passo, spiega chi sono i Giusti: "È stimolante scoprire che uomini normali, con gli stessi nostri difetti, sono stati capaci di compiere atti di coraggio, in modo sorprendente e inaspettato. È la somiglianza alla nostra imperfezione che dovrebbe affascinare, perché significa che essi non sono così tanto distanti da noi....".

«Essere giusti è una vocazione presente in ogni uomo, ma solo pochi hanno saputo esserlo nel momento della paura e della difficoltà – ha affermato la sindaca Ivonne Cosciotti a proposito delle celebrazioni – . Essere giusti a volte vuol dire rischiare la propria vita. Dobbiamo avere questa coscienza».

«La toponomastica al giorno d’oggi, visti i moderni mezzi tecnoclogici, più che orientare i cittadini ricopre un ruolo culturale – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Saimon Gaiotto – . Il fatto che Pioltello non avesse un luogo che ricordasse le donne e gli uomini che hanno dedicato la loro vita per un mondo più giusto era in questo senso una grave mancanza, a cui con l’inaugurazione del Giardino dei Giusti poniamo ora rimedio».

«Per noi è un grandissimo onore avere Gabriele Nissim a Pioltello, un intellettuale così prestigioso, che da anni è in prima linea perché il mondo riconosca l’esempio dei Giusti – ha sottolineato l’assessora alla Cultura Jessica D’Adamo –. L’inaugurazione del Giardino dei Giusti in via Rieti non è un fatto isolato, ma è il compimento di un percorso iniziato con i ragazzi delle scuole in cui abbiamo parlato di Memoria e Ricordo e ora, con Nissim, parliamo di quelle persone, uomini e donne, che hanno salvato delle vite, perché come dice il Talmud, “Chi salva una vita, salva il mondo intero” e il loro esempio deve essere sempre vivo in noi, soprattutto in questi tempi, in cui la positività del mondo sembra essere dimenticata».

«Oggi dobbiamo raccontare ai giovani, nelle scuole, storie di ordinaria bontà e giustizia, come fa Gabriele Nissim nel suo libro “Il bene possibile” - ha concluso l’assessora alla Scuola Maria Gabriella Baldaro –. Svelare nella loro umanità coloro che si sono distinti per atti di Giustizia in un mondo di crudeltà e di efferatezza, fa sì che i ragazzi possano capire che ciascuno può essere giusto nel proprio tempo. I ragazzi di oggi hanno bisogno di validi esempi di uomini e donne che si sono distinti per virtù e valore, pur nella loro fragilità umana, affinché possano sentirli più vicini a loro e non troppo idealizzati.

Più si accorcia la distanza tra un uomo “normale” e un uomo virtuoso e più si dimostra che nella vita ciascuno può dare il proprio contributo di fronte ad un’ingiustizia, andando anche contro il dilagare dell’indifferenza... Ciascuno di noi può essere un Giusto del proprio tempo».

Gabriele Nissim è noto, oltre che per la sua intensa attività pubblicistica e di ricerca, per aver il 10 maggio del 2012 promosso e ottenuto dal Parlamento Europeo l’istituzione della Giornata europea dei Giusti. La data scelta per le celebrazioni ufficiali è il 6 marzo, giorno in cui morì Moshe Bejski, scampato all’Olocausto perché protetto nella sua fabbrica da Oskar Schindler, e promotore del primo Giardino dei Giusti tra le Nazioni a Gerusalemme, dove sono ricordate 26.973 Giusti, tra i quali 682 italiani (dato aggiornato al 1 gennaio 2018) .
Gabriele Nissim è inoltre direttore del sito Gariwo, organo del Comitato per la Foresta dei Giusti-Gariwo onlus.

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