Descrizione
Pioltello, 25 gennaio 2021 - Si è svolta questa mattina alla stazione di Pioltello-Limito, nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza pandemica, la commemorazione delle vittime del disastro ferroviario del 25 gennaio 2018. La Sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti ha deposto una corona di fiori sulla banchina del binario 1 e ha partecipato, assieme agli assessori della giunta, al comandante della Polizia locale Mimmo Paolini e ai rappresentanti della Protezione civile e della Croce Verde, a un breve momento di raccoglimento che a causa delle restrizioni anti-Covid non è stato possibile aprire alla partecipazione dei cittadini.
Erano le 6.57 di tre anni fa quando alcuni vagoni del convoglio Trenord 10452 deragliarono a Seggiano subito dopo la stazione pioltellese. A bordo del treno, partito da Cremona poco dopo le 5 del mattino, c’erano 350 pendolari diretti a Milano. Nell’incidente persero la vita tre donne che come ogni mattina stavano raggiungendo il posto di lavoro nel capoluogo, Pierangela Tadini, Giuseppina Pirri e Ida Milanesi, e furono decine i feriti. Lo scorso 16 novembre, presso le nuove aule del Tribunale in Fiera, si è aperto il processo che vede imputate nove persone per l’incidente.
«Chiediamo chiarezza, verità e giustizia, non vogliamo una nuova Viareggio ma capire come sia potuta accadere questa tragedia e quali siano le eventuali responsabilità. Non è una caccia alle streghe, ma lo chiediamo con forza perché lo dobbiamo a Ida, Pierangela e Giuseppina: non è possibile morire così, andando a lavoro», ha detto la Sindaca Ivonne Cosciotti durante la commemorazione. «Quello del 25 gennaio 2018 non è l’unico incidente ferroviario che ha colpito la nostra città negli ultimi anni – ha continuano la prima cittadina - nel 2016 la pioltellese Donata Pepe perse la vita in uno scontro tra treni in Puglia e non più tardi di un anno fa abbiamo celebrato il funerale del nostro concittadino Mario Dicuonzo, ferroviere, vittima del deragliamento del Frecciarossa a Lodi nel febbraio 2020. Chiediamo giustizia anche per loro, perché il treno dovrebbe essere il mezzo di trasporto più sicuro ma in questi casi, come purtroppo sappiamo, non lo è stato. Oggi siamo qui in pochi a causa della pandemia che ci sta facendo così tanto soffrire, ma era giusto portare questi fiori bianchi simbolo di vicinanza e speranza per le famiglie delle vittime e di tutti coloro che sono stati coinvolti in questi incidenti. Ringrazio Protezione civile, Polizia locale, Vigili del fuoco, Croce Verde e tutti coloro che prestarono immediatamente soccorso ai feriti garantendo assistenza a tutti in poche ore».
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Ultimo aggiornamento: 26 aprile 2024, 16:34