Pioltello onora la memoria di Giuseppe Adobati con il conferimento della medaglia d'onore

Un gesto di coraggio e speranza: Pioltello celebra il sacrificio e la resilienza di Giuseppe Adobati

Data :

28 gennaio 2025

Municipium

Descrizione

Pioltello, 28 gennaio 2025 – Il 27 gennaio rappresenta una data di memoria e riflessione, un momento per onorare coloro che hanno vissuto l'inferno della deportazione nei campi di concentramento nazisti e per rendere omaggio al loro coraggio, alla loro sofferenza e alla loro resilienza. In questa giornata, che ci invita a non dimenticare, si è celebrato un atto di giustizia e riconoscimento verso tutti coloro che, con dignità, hanno affrontato il dramma della prigionia e della perdita. Tra loro, emerge la figura di Giuseppe Adobati, il cui sacrificio e la cui lotta per la libertà sono un simbolo di speranza e resistenza.

Giuseppe Adobati, nato a Cologno al Serio (BG) nel 1924, residente a Pioltello dal 1968, era un giovane soldato di leva che, a soli 19 anni, venne deportato in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1943, mentre si trovava ad Asti, Giuseppe Adobati venne catturato dalle forze naziste e deportato in un campo di lavoro, che descrisse come un "carro bestiame". Inizialmente destinato a un campo di prigionia, successivamente fu trasferito a lavorare in una fattoria, dove le condizioni di vita erano estremamente dure. Nonostante la sofferenza, la solitudine e le terribili fatiche che segnarono i suoi anni di prigionia, Giuseppe trovò un motivo per sperare grazie a un gesto di umanità che cambiò radicalmente il corso della sua vita.

Infatti, durante il suo periodo di prigionia, incontrò una famiglia tedesca che, pur vivendo in difficoltà, gli offrì cibo e rifugio. La moglie, il marito e l'anziana madre della famiglia Bert si presero cura di lui, nonostante il rischio che correvano. In particolare, Hilde Bert, che rimase al fianco di Giuseppe dopo la morte del marito, gli offrì il poco che poteva. Nonostante la povertà, la famiglia Bert condivise con Giuseppe ciò che aveva, contribuendo alla sua sopravvivenza in un momento di orrore. «Probabilmente, quando videro mio padre, malnutrito e provato dalla fatica, non poterono fare a meno di tendere una mano», ha raccontato sua figlia Adriana.

Dopo la fine della guerra e la liberazione, Giuseppe, ormai ridotto a una fragilità estrema, riuscì a tornare a casa grazie all'aiuto della stessa famiglia tedesca che gli regalò una bicicletta per il suo viaggio di ritorno. Nonostante la sua condizione fisica, che lo ridusse a pesare solo 24 kg, Giuseppe riuscì a raggiungere il Brennero, dove trovò rifugio in un campo di accoglienza prima di tornare a casa, dove sua sorella quasi non lo riconobbe.

Il 27 gennaio 2025, alle ore 16.00, la sua memoria è stata onorata con la cerimonia di consegna delle Medaglie d’onore, conferite con decreto del Presidente della Repubblica. L’evento si è svolto nella Sala Conferenze al 3° Piano di Palazzo Reale, in Piazza Duomo n. 14, alla presenza del Prefetto di Milano Claudio Sgaraglia e della Sindaca Ivonne Cosciotti che, durante la cerimonia, ha conferito il riconoscimento alla Sig.ra Adriana Adobati, quale familiare di Giuseppe Adobati, scomparso nel 2018.

La cerimonia del 27 gennaio, che ha visto il conferimento della Medaglia d'Onore a Giuseppe Adobati, segue il riconoscimento ai deportati pioltellesi Novelli e Bosio nel 2024. Un gesto che sottolinea l'importanza di non dimenticare e preservare la memoria delle vittime dei lager, onorando il coraggio di chi ha affrontato la sofferenza con dignità.

 

 

Ufficio Stampa Comune di Pioltello

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Ultimo aggiornamento: 28 gennaio 2025, 12:55

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